Son trascorsi ben 40 anni da quando Fausto veniva travolto
sulla strada, detta della morte, che da Nuova Gradisca (Jugoslavia) porta verso
la frontiera italiana. Erano le 14.30 del 28 luglio 1973, Fausto e Viscardo su
una moto di grossa cilindrata e altri due amici su un’altra moto se ne stavano
tornando tranquillamente a casa dopo un bellissimo e meritato viaggio in
Grecia, ignari che la bella gioventù dei primi due sarebbe stata interrotta
dalle carambole catastrofiche di un’auto proveniente dalla direzione opposta,
che, per un colpo di sonno del suo autista turco, invadeva l’altra carreggiata
e li investiva in pieno lasciandoli privi di vita sull’asfalto.
Fausto si era brillantemente laureato scenografo
all’Accademia delle Belle Arti di Urbino con 30 su 30 soltanto sedici giorni
prima e credo che non abbia neanche avuto modo di vedere il suo certificato di
laurea. Aveva solo 25 anni. Cruda sorte!
Ma in questa pagina di memorie vogliamo ricordare lo spirito
libero e il musicista che convivevano in questo giovane poco più che ventenne negli
anni ’70 e che si esprimevano con quella apertura verso gli altri e quella
comunicativa, che fecero di Fausto un leader tra i suoi coetanei e un pioniere
della musica in questo paese. Appassionato di musica, suonava benissimo la
chitarra ed aveva una voce estesa e di bella pasta. Negli anni 1967/68 ad
Urbino aveva formato con il cantante urbinate Ivan Graziani il gruppo “I Duchi di Urbino”, che verso gli anni
’70 hanno tenuto acclamatissimi concerti al Torchio di San Lorenzo in Campo nel giardino di Palazzo Amatori e nella
nostra zona aveva un complesso beat con dei coetanei tra cui Viscardo Paolini
(il suo compagno di sventura), che aveva una sala da ballo al Passo di San
Vito.
I giovani del luogo lo seguivano con entusiasmo, anche
perché Fausto, oltre ad istruirli sulla pratica della musica, li portava in
locali lungo la costa dove si faceva musica ad alto livello. Roberto Guerra, di
qualche anno più giovane di lui, ricorda ancora la meraviglia di un concerto di
Lucio Battisti e la Formula Tre
all’Altro Mondo di Rimini, dove Fausto lo aveva portato una sera con la sua
cinquecento blu insieme a Castiro Vinella e a Piero Priori. La gioia di vivere
era sempre presente, nonostante i tempi non facili, non si navigava nell’oro e
la mentalità era alquanto chiusa.
Iscritto al Club Nazionale degli Artisti, Fausto ha
partecipato come attore alla Rassegna San Fedele di Milano 1972-73, con la
rappresentazione “Violenzazione”, in
quanto faceva parte del Gruppo Teatrale dell’Accademia delle Belle Arti di
Urbino,
San Fedele di Milano
ha tenuto molti concerti in varie parti d’Italia, si è esibito con
successo come cantante solista in manifestazioni di varia importanza ed è stato
apprezzato da Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Gino Latilla, che hanno avuto modo
di ascoltarlo in spettacoli ad alto livello da loro presentati.
Fausto con I ricchi e i poveri
Aveva pronti due contratti discografici come cantante con la
“Car” di Milano e con la “Matata” di Torino, è stato finalista al
concorso “Voci e Volti nuovi delle
Marche in televisione”, organizzato dal Radiocorriere a Pesaro, dove gli è
stato impedito di cantare “Tanta voglia
di lei”, perché, al dire del cantante Gino Latilla, avrebbe fatto sfigurare
i Pooh, che avevano in programma la stessa canzone, e Fausto cantò “Signore, io sono Irish, quello che verrà da
te in bicicletta”. Canzone fatidica, perché, dopo poco, lui ci andò in
motocicletta.
Poi il tempo passa e annebbia i ricordi, le generazioni
cambiano e la gente dimentica. Ma tutti quelli che oggi fanno musica a San
Lorenzo in Campo sappiano che Fausto è stato il primo ad aprire le porte alla
musica nel nostro territorio, ha radunato attorno a sé il mondo dei giovani,
che hanno messo in pratica la sua lezione, continuando a formare gruppi
musicali, a dedicare il loro tempo libero all’hobby più creativo e più
gratificante del mondo, facendone a volte anche una professione.
Per non perdere la memoria del passato, non sarebbe
improprio intitolargli la stanzetta della musica dietro l’oratorio, dove oggi
molti giovani laurentini fanno le prove per continuare il percorso musicale
iniziato da Fausto. Intanto l’Associazione Musicale Mario Tiberini, in
collaborazione coi musicisti del luogo e dell’Amministrazione Comunale, col
sostegno dell’Alluflon di Mondavio e di Casavecchia Vivai di Arcevia, gli
dedica un mega concerto che si terrà il 7 luglio alle ore 21 ai giardini
pubblici di S. Lorenzo in Campo con la partecipazione di quattro gruppi locali
e non: Algoritmo, Kite, I Fottutissimi, dr.gam. Peccato che la Pro loco si sia
dissociata.
Tosca en Milán
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Foto: Brescia&Amisano
*Massimo Viazzo*
El Teatro alla Scala de Milán puso en escena la Tosca de Giacomo Puccini
(1858-1924) con la que se inauguró la te...
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