lunedì 7 novembre 2016

Tiberini d'oro 2016

QUESTA VOLTA NON VI CONCEDO TROPPO TEMPO PER RIFLETTERE, MA SUFFICIENTE PER PRENOTARE. VERDI, BIZET, PUCCINI, TRILUSSA, TOTO', LA ROMA D'UN TEMPO PER UN CABARET MUSICAL LETTERARIO CON LA VERSATILITA' DI DUE GRANDI ARTISTI. E POI BRINDISI PER IL 190° COMPLEANNO DI TIBERINI E IL 25NNALE DEL PREMIO, CENA DOPO TEATRO E.....NON VI DICO ALTRO.....UNO SPETTACOLO PER TUTTI I GUSTI...RAFFINATI

Ci vediamo al Teatro Tiberini di San Lorenzo in Campo




domenica 6 novembre 2016

Roma, Concerto di Mhanna

ROMA UNIVERSITÀ LA SAPIENZA

CONCERTO DEL GIOVANE VIRTUOSO 

STEFANO MHANNA



di Giuseppina Giacomazzi


Il pomeriggio del 2 novembre 2016 nell’Odeion del Museo dell’arte classica della Facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza” di Roma, alla commemorazione funebre dell’emerito professore di epigrafia latina Silvio Paciera, scomparso recentemente e ai saluti delle autorità accademiche, ha fatto seguito il concerto del giovanissimo maestro Stefano Mhanna, concerto diviso in due parti, la prima dedicata all’esecuzione pianistica di brani di Chopin, la seconda violinistica.
Stefano Mhanna è noto per essere stato un bambino prodigio. Il suo primo diploma a soli 12 anni e a 17 quelli di violino, viola, pianoforte, composizione organistica, con il massimo dei voti.
Nella prima parte del concerto, al pianoforte è stato eseguito un repertorio interamente dedicato a Chopin: la Polacca in la bem.maggiore, il Notturno opera postuma, lo Studio 12. Il giovane concertista ha incantato il pubblico che ha ascoltato in un silenzio e in una concentrazione quasi irreali un’esecuzione perfetta nella tecnica, nell’espressività e nell’interpretazione.
Nella seconda parte del concerto sono stati eseguiti al violino la Ciaccona della II partita BW 1005 e il Largo della terza sonata BW1005 di Bach, e dalla Molinara di Paganini l’aria Nel cor più non mi sento variazione da Paisiello. Il concerto si è concluso con l’esecuzione del Capriccio 24 di Paganini.
Il giovane concertista ha rivelato padronanza di ambedue gli strumenti, coinvolgendo e lasciando quasi sbalordito il pubblico nell’esecuzione virtuosistica del capriccio di Paganini, rivelando capacità straordinarie d’interpretazione della musica di Bach, nella quale è riuscito a liberare sentimenti profondi dell’anima, sensibilità straordinaria, rendendo gli ascoltatori partecipi di qualcosa che nella musica ci trascende.

Stefano Mhanna ha tecniche strumentali, interpretative, classe e notevole talento, grande livello artistico. Coinvolge il pubblico per le sue esecuzioni completamente a memoria, incantandolo con la sua serietà e preparazione e con il suo aspetto adolescenziale. È sempre un grande piacere ascoltarlo e gli auguriamo futuri successi e una carriera delle più brillanti.