martedì 2 dicembre 2014

Torino, Teatro Regio Rossini tour


TEATRO REGIO TORINO ROSSINI TOUR

Per la prima volta il Teatro Regio in America 










Conferenza stampa


(24 novembre 2014)

di Giosetta Guerra


Nella Sala del Caminetto del Teatro Regio di Torino  il nuovo Direttore Artistico del Teatro Gastón Fournier-Facioil Sovrintendente Walter Vergnanoil Direttore musicale Gianandrea Noseda (tramite video) e il sindaco di Torino Piero Fassino hanno tenuto una conferenza stampa per annunciare il RossiniTour dell'Orchestra e del Coro del Regio che, dal 3 al 9 dicembre 2014, diretti da Gianandrea Noseda, porteranno negli Stati Uniti Guglielmo Tell di Rossini in forma di concerto con i cantanti Luca Salsi (Guglielmo Tell), John Osborn/Enea Scala (Arnoldo), Angela Meade (Matilde),  Marco Spotti (Gualtiero Farst), Fabrizio Beggi (Melcthal padre), Marina Bucciarelli (Jemmy), Anna Maria Chiuri (Edwige), Gabriele Sagona (Gessler), Mikeldi Atxalandabaso (Ruodi), Saverio Fiore (Rodolfo) e Paolo Maria Orecchia (Leutoldo). Il Coro del Teatro Regio, protagonista di alcune tra le più belle pagine di quest’opera, sarà istruito dal maestro Claudio Fenoglio.
Ecco il calendario:

Mercoledì 3 dic. 2014, Chicago, Harris Theater, ore 19

Venerdì 5 dic. 2014, Toronto, Roy Thomson Hall, ore 19

Domenica 7 dic. 2014, New York, Carnegie Hall, ore 14

Martedì 9 dic. 2014, Ann Arbor (Michigan), Hill Auditorium, ore 19.30

Inoltre domenica 7 dicembre Gianandrea Noseda dirigerà l’Orchestra del Teatro Regio in un concerto rossiniano comprendente le sinfonie de La gazza ladra, La Cenerentola, Il barbiere di Siviglia e Guglielmo Tell, presso la sede di Eataly a New York, per il connubio tra la cultura del cibo italiano e quella della grande musica; un concerto a beneficio di The Global Fund, associazione in prima linea nella lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, che vanta tra i fondatori il cantante Bono.

Lunedì 8 dicembre, sempre a New York, nella prestigiosa sede dell’ONU, più conosciuto come il Palazzo di Vetro, un concerto voluto da Fassino in occasione della conclusione del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea: l’Orchestra del Teatro Regio eseguirà Antiche arie e danze di Ottorino Respighi e Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, direttore e solista Sergey Galaktionov, primo violino dell’orchestra.

Il Rossini Tour ha un budget di un milione di euro coperto dai ministeri dei Beni Culturali e degli Esteri e da cinque sponsor privati: Barilla, Eataly, Eni, Lavazza e Maserati.


La scelta del Guglielmo Tell di Rossini inorgoglisce doppiamente i Marchigiani, perché Rossini è marchigiano e Guglielmo Tell è l’opera che il tenore marchigiano Mario Tiberini nel ruolo di Arnoldo, affiancato dalla moglie il soprano Angelina Ortolani nel ruolo di Matilde, ha fatto trionfare al Teatro Regio di Torino nel 1860.

Notizie storiche

Il mercoledì 15 febbraio 1860, alle 7 di sera, sempre al Regio di Torino prende il via l’opera-ballo Guglielmo Tell di  Gioachino Rossini, con repliche il 16- 18- 25 febbraio, 3-12-20 marzo e altre due di cui non si sono rintracciate le date. Date desunte da  La Gazzetta Piemontese dei  mesi di febbraio e di marzo. Interpreti: G. F. Beneventano (G. Tell), M. Tiberini (Arnoldo), L. Rossi (Furst), C. Ferrara (Melchtal), G. Marini (Jemmy), G. Bronzino (il Pescatore), A. Ortolani-Tiberini (Matilde), S. Poggiali (Rodolfo). Primo violino e direttore d’orchestra F. Bianchi, maestro concertatore G. Panizza. (da Cronologie, p. 189). 

La prima rappresentazione ha uno di quegli esiti splendidi che fanno epoca nei fasti teatrali. I risultati sono pressoché costanti nelle varie recite, con una predominanza dei coniugi Tiberini sul resto del cast.

“La  Ortolani-Tiberini è sempre una cantante corretta ed elegante; nella romanza e nel duetto col tenore ed in tutti gli altri pezzi si mantiene al grado di altezza raggiunto nella  Lucia
Il Tiberini è insuperabile  nei pezzi di grazia e di sentimento, e per conseguenza in tutta la prima parte  del duetto col baritono, nel duetto con Matilde, nel celebre terzetto e nell’adagio della sua aria, e, dove si richiede forza, trova anche modo di farsi applaudire senza fare spreco inutile di voce; l’adagio poi  nel duetto fra i due coniugi Tiberini è quanto di più squisitamente  cantato si possa udire”. (L’Opinione, 23 febb. 1860, Anno XIII, N. 34. Appendice: Cronaca del Carnevale, p. 2.).



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