domenica 16 settembre 2018

Rof 2018 Yolanda Auyanet


ROF 2018

I concerti di belcanto

Pesaro, Auditorium Pedrotti

(domenica 19 agosto 2018 ore 16.30)















Yolanda Auyanet e Giulio Zappa,
un felice connubio tra Spagna e Italia.

A cura di Giosetta Guerra

Yolanda Auyanet, noto soprano lirico d’agilità, è nata a 
Las Palmas nelle Canarie ed abita a Palermo, 
Giulio Zappa, bravo maestro accompagnatore di famosi cantanti lirici, è originario di Monza ed è direttore artistico dell’Opera Studio di Tenerife.
Insieme hanno imbastito un magnifico programma di musica spagnola e italiana con madrigali, zarzuele, arie di belcanto e pagine pianistiche, che ha riscosso il consenso del pubblico dell’Auditorium Pedrotti nel pomeriggio del 19 agosto 2018.

Si parte dalla Spagna. La voce melodiosa della Auyanet ha aperto il concerto con Cuatro madrigales amatorios di Joaquín Rodrigo: ¿Con qué la lavaré?, Vos me matásteis, ¿De dónde venís, amore?, De los álamos vengo, madre, mettendo in luce un bel timbro vocale, suoni puliti e sostenuti e variegati nella coloratura.

Ancora canzoni spagnole di Enrique Granados: La maja dolorosaI-II-III e Amor y odio da Goyescas: La maja y el ruiseñor hanno evidenziato una vocalità estesa e corposa in tutti i registri, un uso magistrale della voce sia nel canto di forza che nelle mezze voci, facilità d’emissione e conoscenza delle tecniche di canto.

Rientrando in Italia non poteva mancare Rossini. 

L’ascolto di «Ils s’éloignent enfin» e di «Sombre forêt» (Récitatif et Romance de Mathilde) da Guillaume Tell è stato una vera delizia per l’intensità dell’interpretazione, l'arte di fraseggiare, la ricerca dei colori, la versatilità del canto, l’estensione del mezzo vocale.

Ad una perfetta linea melodica di canto è seguita la potenza nell’emissione di forza nella Cavatina di Maria «Oh nube che lieve» da Maria Stuarda di Gaetano Donizetti.

Dopo la lunga introduzione pianistica che ci ricorda l’incipit di una furtiva lagrima, la voce della Auyanet ha preso una tinta drammatica nella Scena ed aria finale di Imogene «Oh s’io potessi... Col sorriso d’innocenza» da Il pirata di Vincenzo Bellini, ed ha eseguito con persuasione e delicatezza agilità, scale discendenti, filati con messa di voce, enormi sbalzi con affondi e slanci sostenuti, accompagnati dalla voce struggente del pianoforte.


Un prezioso intermezzo ci è stato offerto dal M° Zappa, che ha suonato con tocco sicuro, fluidità di fraseggio, agilità delle dita le bellissime pagine rossiniane Album pour les enfants dégourdis e Une caresse à ma femme da Péchés de vieillesse, Vol. VII.

Per chiudere un’aria di grande presa «D’amor sull’ali rosee», il grido d'amore disperato che, nel quarto atto de Il Trovatore di Verdi, Leonora rivolge al Conte di Luna nella speranza Manrico venga liberato, ed una brillante Zarzuela.



Foto Amati Ricciardi



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