martedì 8 settembre 2015

ROF 2015 Renzetti a Rocca Costanza


  R.O.F. 2015

 Pesaro - Rocca Costanza 



Donato Renzetti 

la Filarmonica 

Gioachino Rossini 

in concerto


(21 agosto 2015)


                                  a cura di Stefano Gottin                                   


Già un anno fa, a Rocca Costanza, la Filarmonica Gioachino Rossini – di recente costituzione e giovane nell’organico - si era distinta in una Terza Sinfonia di Beethoven ottimamente eseguita e nel trionfale concerto del contralto Ewa Podles nell’ambito del ROF 2014, in occasione del quale l’orchestra pesarese aveva saputo accompagnare con duttilità ed efficacia la grande artista polacca anche in brani inconsueti e tecnicamente difficili, producendosi poi con maestria anche in alcune ouverture di non frequente ascolto (Medea, La Clemenza di Tito, Euryanthe).
Tanta qualità esecutiva, unita a un sano e giovanile entusiasmo, nonché all’impegno e alla competenza del maestro Michele Antonelli, direttore della compagine e pesarese doc dotato di un’apprezzabile esperienza internazionale, lasciavano prevedere positivi sviluppi; e così è stato.
Il Comune di Pesaro, riconoscendo il valore del progetto, ha infatti concesso a titolo gratuito una sede all’orchestra. Il ROF anche quest’anno ha deciso di avvalersene ne Il Viaggio a Reims e nella trionfale Messa di gloria di Rossini diretta da Donato Renzetti.
Inoltre, dopo la performance di luglio accanto al tenore Juan Diego Florez, la FGR è tornata al Beittedine Art Festival di Beirut il 27 agosto per accompagnare un’altra cantante di fama mondiale, il soprano Anna Netrebko.
Last but not the least, il 29 marzo 2016 l’Orchestra sarà protagonista, sempre insieme a Florez, di un altro concerto niente meno che alla Royal Albert Hall di Londra.
Tuttavia i due eventi maggiormente positivi occorsi nel 2015 hanno una valenza per così dire strutturale, essendo destinati a dispiegare effetti nel medio - e speriamo lungo - periodo: la nomina quale direttore principale di uno dei più grandi direttori d’orchestra a livello internazionale, il maestro Donato Renzetti, musicista di straordinaria esperienza, ferratissimo nel repertorio sia operistico sia sinfonico, a proprio agio in ogni ambito della produzione musicale, dal Settecento ai contemporanei e, tra l’altro, uomo molto equilibrato e di ottime maniere (insomma non è uno che se la tira…), per di più generoso e molto attento alle istanze e alle esigenze dei giovani. Insomma, una scelta migliore non si sarebbe potuta fare.
Sia come sia, la FGR si è poi trovata coinvolta in uno straordinario progetto, affidato proprio a Renzetti: quello della Bottega di Peter Maag, intitolato al grande direttore elvetico e vero laboratorio per formare sul campo giovani musicisti, direttori e cantanti. Trattasi di un progetto triennale che vedrà produrre, a Pesaro, i tre capolavori “targati” Mozart-Da Ponte, ossia Le Nozze di Figaro (agli inizi di settembre al Teatro Rossini), quindi Don Giovanni e Così fan tutte.
Tutto questo per introdurre l’eccezionale concerto sinfonico che il 21 agosto si è tenuto a Rocca Costanza, con un Donato Renzetti in grande spolvero sebbene reduce da una Gazza ladra faticosissima quanto applauditissima e magistralmente diretta.
Nonostante la serata fredda e ventosa, l’Orchestra ha saputo cimentarsi in un programma variegato, interessante e di grande impegno, che andava dal poema sinfonico Finlandia di Jan Sibelius (1865-1957) di cui ricorre quest’anno il 150° della nascita, alla Sinfonia n. 5 in mi minore di P. Il’ic Ciaikovskij (1840-1893). Tali lavori, assai noti, sono stati sagacemente intercalati da Renzetti con brani pressoché sconosciuti quanto stimolanti: An unanswered question di Charles Ives (1874-1950), brano di andamento lento e pervaso da diafane trasparenze (eccellenti gli archi nei pianissimi), e il brillante e classico Concertino per Xilofono e Orchestra del nipponico Toshiro Mayuzumi (1929-1997), dove il solista, ottimo davvero, si è prodotto in una difficile cadenza nel primo movimento e in due bis, applauditissimi, di J. S. Bach.


















I giovani musicisti, guidati da un Renzetti concentratissimo, preciso negli attacchi, partecipe, coinvolto e coinvolgente, si sono superati sia negli interventi solistici, sia per l’equilibrio negli assiemi, sia per il buon amalgama complessivo e nei singoli settori dell’organico. Entusiasmanti sono stati i pieni orchestrali e lo scatto che Renzetti ha saputo infondere all’Orchestra nelle “strette”, ovviamente senza mai perdere un grammo di controllo e senza che un settore mai prevaricasse sull’altro. Insomma una serata strepitosa, nonostante il vento e un concomitante concerto di una musica imprecisata fuori dalla Rocca si ingegnassero a disturbare il nostro concerto (roba da matti!).
Il presidente dell’Ente Concerti, avv. Guidumberto Chiocci, ha premiato Renzetti con un busto in ceramica di Gioachino Rossini, al che il maestro abruzzese (oltre a tirare simpaticamente le orecchie all’Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Daniele Vimini, dicendo che, in futuro, un concerto del genere si dovrà necessariamente suonare in un luogo chiuso), ha sollecitato sostegno per la FGR sottolineandone il livello e dicendo che si tratta di una grande realtà non solo per Pesaro ma per l’Italia, al punto che è sua intenzione portare questi ottimi giovani in giro per il mondo. L’Orchestra a questo punto si è prodotta in un entusiasmante bis ripetendo il finale della 5^ Sinfonia di Ciaikovskij con uno straordinario impatto e un’inusitata franchezza, degni di una compagine ai massimi livelli. Bravissimi tutti! E grazie a Donato Renzetti che ci auguriamo diventi sempre più pesarese…






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