ROF 2018
I concerti di belcanto
Pesaro, Auditorium Pedrotti
(domenica 19
agosto 2018 ore 16.30)
un felice connubio tra Spagna e Italia.
Yolanda Auyanet, noto soprano lirico d’agilità, è nata a
Las Palmas nelle Canarie ed abita a Palermo,
Giulio
Zappa,
bravo maestro accompagnatore di famosi cantanti lirici, è originario di Monza ed
è direttore artistico dell’Opera Studio di Tenerife.
Insieme hanno imbastito un magnifico programma di musica
spagnola e italiana con madrigali, zarzuele, arie di belcanto e pagine
pianistiche, che ha riscosso il consenso del pubblico dell’Auditorium Pedrotti
nel pomeriggio del 19 agosto 2018.
Si parte
dalla Spagna. La voce melodiosa della Auyanet
ha aperto il concerto con Cuatro madrigales amatorios di Joaquín
Rodrigo: ¿Con qué la lavaré?, Vos me matásteis, ¿De dónde venís, amore?, De
los álamos vengo, madre, mettendo in luce un bel timbro vocale, suoni
puliti e sostenuti e variegati nella coloratura.
Ancora
canzoni spagnole di Enrique
Granados: La maja dolorosaI-II-III e Amor y odio da Goyescas: La maja y el ruiseñor hanno
evidenziato una vocalità estesa e corposa in tutti i registri, un uso
magistrale della voce sia nel canto di forza che nelle mezze voci, facilità
d’emissione e conoscenza delle tecniche di canto.
Rientrando
in Italia non poteva mancare Rossini.
L’ascolto di «Ils s’éloignent enfin» e di «Sombre forêt» (Récitatif et Romance de Mathilde) da Guillaume Tell è stato una vera delizia per l’intensità dell’interpretazione, l'arte di fraseggiare, la ricerca dei colori, la versatilità del canto, l’estensione del mezzo vocale.
L’ascolto di «Ils s’éloignent enfin» e di «Sombre forêt» (Récitatif et Romance de Mathilde) da Guillaume Tell è stato una vera delizia per l’intensità dell’interpretazione, l'arte di fraseggiare, la ricerca dei colori, la versatilità del canto, l’estensione del mezzo vocale.
Ad una
perfetta linea melodica di canto è seguita la potenza nell’emissione di forza
nella Cavatina di Maria «Oh nube che
lieve» da Maria Stuarda di Gaetano Donizetti.
Dopo la
lunga introduzione pianistica che ci ricorda l’incipit di una furtiva lagrima,
la voce della Auyanet ha preso una
tinta drammatica nella Scena ed aria finale di Imogene «Oh s’io potessi... Col sorriso d’innocenza»
da Il
pirata di Vincenzo Bellini, ed ha eseguito con persuasione e delicatezza agilità, scale discendenti, filati
con messa di voce, enormi sbalzi con affondi e slanci sostenuti, accompagnati dalla voce
struggente del pianoforte.
Un prezioso intermezzo ci è stato offerto dal M° Zappa, che ha suonato con tocco sicuro, fluidità di fraseggio, agilità delle dita le bellissime pagine rossiniane Album pour les enfants dégourdis e Une caresse à ma femme da Péchés de vieillesse, Vol. VII.
Per chiudere
un’aria di grande presa «D’amor sull’ali
rosee», il
grido d'amore disperato che, nel quarto atto de Il Trovatore di Verdi, Leonora rivolge al Conte di Luna nella speranza Manrico venga liberato, ed una brillante Zarzuela.
Foto
Amati Ricciardi
Nessun commento:
Posta un commento