Teatro
Tiberini, San Lorenzo in Campo (PU)
LA
FAVOLA DI
ORFEO ED EURIDICE
ORFEO ED EURIDICE
(9
aprile 2016)
Per
il progetto speciale ‘A tempo d’opera’, promosso dall’Amat in
collaborazione con il Comune di San Lorenzo in Campo, è stato
presentato al Teatro Tiberini un concerto in
forma scenica per strumenti, canto e voci recitanti, “La
favola di Orfeo ed Euridice”,
rielaborazione dell'opera settecentesca Orfeo
ed Euridice
di
Christoph Willibald Gluck su libretto di Ranieri de' Calzabigi, che
narra il tragico viaggio del mitico cantore Orfeo nell’oltretomba
per riportare in vita l’amatissima sposa Euridice, uccisa dal morso
di un serpente velenoso.
Il
Quartetto Internazionale d’Archi, formato da Marco
Bartolini violino, Malgorzata Maria Bartman violino,
Vladimir Zubitsky violoncello, Mari Batilashvili cembalo
(qui sostituito da una tastiera) e diretto dal M° Salvatore
Francavilla, ha
eseguito con cura alcune pagine dell'opera, ha accompagnato le arie
dei solisti e la sola tastiera ha fatto da sottofondo (non sempre
gradito) alla lettura che collegava le arie.
Il
mezzosoprano Kiyoka Iguchi era
Orfeo,
il
soprano
Sara Zhazitova
Euridice
e il soprano Mariami
Gogbershvili
Amore.
Tre cantanti giovanissime, che hanno mostrato padronanza scenica e
gestuale, sensibilità interpretativa, buona impostazione della voce e vocalità interessanti da
perfezionare in spessore, morbidezza e dizione.
La lettura espressiva dei recitativi è stata effettuata dagli attori Francesca di Modugno e Cristian Della Chiara.
La lettura espressiva dei recitativi è stata effettuata dagli attori Francesca di Modugno e Cristian Della Chiara.
La
mise en espace di Inga Balabanova, direttore artistico
dell'International Opera Studio Pesaro, e il disegno luci di Luca
Marzi creavano la giusta atmosfera. Dietro un velatino, a volte
opaco a volte illuminato, che separava il palcoscenico dal
boccascena, si muovevano i cantanti e ai lati del boccascena in
penombra davanti ad un leggio erano posizionati i due narratori.
Durante la lettura sul velatino venivano proiettate immagini d'epoca
di paesaggi e dei personaggi della storia. Appropriate le tuniche
bianche come costumi.
Una formula sperimentata, efficace per l'introduzione all'opera di un pubblico neofita attraverso la narrazione che prepara al canto.
Una formula sperimentata, efficace per l'introduzione all'opera di un pubblico neofita attraverso la narrazione che prepara al canto.
Prima
dello spettacolo è stata offerta una degustazione di prodotti
naturali, preparati dall'Associazione Stramonio di Pesaro.
L'evento
ha visto la partecipazione del FAI di Pesaro, che ha apprezzato anche
le bellezze artistiche del paese, quali la Basilica benedettina
romanico-gotica, i musei archeologici e naturalmente l'ottocentesco
teatro Tiberini.
Giosetta
Guerra
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