martedì 1 marzo 2011




Senigallia - ROTONDA A MARE

EVENTO SPECIALE

Escenas argentinas

(DOMENICA 20 FEBBRAIO 2011 ORE 17)

Servizio di Giosetta Guerra

I virtuosismi jazzistici del sax soprano di Javier Girotto e lo zampillio di note del pianoforte suonato da Gianni Iorio, hanno riempito la Rotonda a Mare di Senigallia di un mare di sonorità.

Il progetto del sassofonista italo-argentino Javier Girotto (attualmente insegnante nella cattedra jazz del Conservatorio Santa Cecilia di Roma) e del pianista e bandoneista italiano Gianni Iorio s'intitola Escenas argentinas. Il repertorio s’ispira alla musica tradizionale sudamericana in cui confluiscono elementi legati alla tradizione tanghera, al folklore e al mondo del jazz, il rigore degli arrangiamenti è di stampo classico, ma si lasciano anche spazi per l'improvvisazione.

Il concerto è iniziato con tre brani composti dal sassofonista, Escenas argentinas, Morronga la milonga e Patagonia (quest’ultimo morbido e disteso come las Pampas argentinas), cui sono seguiti due brani tradizionali argentini, Adios muchachos con variazioni del sax e scintillante assolo del pianoforte, e un altro di stampo jazzistico con suoni tirati e laceranti del sax e martellamenti del piano.

Gianni Iorio si è poi esibito col bandonéon per un omaggio ad Astor Piazzola e insieme a

Javier Girotto ha presentato una loro versione dell’Inno di Mameli Fratelli d’Italia per sax baritono e bandonéon, con andamento lento e solenne, con variazioni fuori melodia del sax in zona grave atte a far brillare il virtuosismo ripetitivo e dilatato nelle note basse, e del bandonéon che introduce un tempo di tango con gli strappi tipici del ritmo sincopato e la corsa impazzita delle dita sulla tastiera.

Brani di jazz caldo per sax soprano e pianoforte e per pianoforte e batteria improvvisata sulla cassa del pianoforte, pagine di bravura con improvvisazioni virtuosistiche del pianoforte e del sax soprano come Sagra d’estate, un brano finale strappapplausi, vivace con brio con sforamenti nel jazz come Chacarena gringa, un mixage tra Argentina e Italia, con gli stessi strumenti e assolo di sax, hanno concluso il pomeriggio musicale con un lungo, cadenzato, virtuosistico applauso del numeroso pubblico presente.

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