Conferenza
stampa
Festival Pergolesi-Spontini
Roma
Il
5 luglio nella sala-cinema dell’Agis di Roma si è svolta la
conferenza di presentazione del XVI festival Pergolesi- Spontini di
Jesi , che si svolgerà dal 1 al 24 settembre 2016, con il titolo :
Vento di Soave, papi, imperatori, armi e amori sotto l’Aquila
sveva, dedicato alla figura di Federico II di Svevia, nato nella
cittadina marchigiana nel dicembre 1194, “Vento di Soave”come
lo denominò Dante nel III canto del Paradiso, riferendosi alla madre
Costanza d’Altavilla.
Presenti
Valentina Vezzani, campionessa di scherma, Luca Butini, vicesindaco
di Jesi, William Graziosi, amministratore delegato, i quali hanno
sottolineato l’importanza storico-culturale di Jesi, cittadina di
40.000 abitanti che ha dato i natali ad un imperatore e a due
musicisti di grandissimo valore, quali Pergolesi e Spontini,
esprimendo la necessità di una diffusione ampia della conoscenza
delle loro opere nel mondo. Il presidente dell’Agis, prof. Carlo
Fontana, si è soffermato sulla necessità di un sostegno dello stato
e dello sblocco dei fondi che vadano in tale direzione e ha
sottolineato il ruolo determinante del parlamento per legiferare in
tal senso.
Il
direttore artistico Vincenzo de Vivo ha illustrato in modo ampio e
dettagliato il programma del festival, festival che presenta
importanti e significative novità e ricchezza di contenuti. Per la
prima volta si avvarrà della collaborazione di altre città e di
altri teatri e della dislocazione degli spettacoli in varie cittadine
delle Marche vicine a Jesi: Majolati, Monsano, Montecarotto,
Castelbellino, Cupramontana, Loreto, Ostra, Serra dei Conti.
Altra
novità lo svolgimento di una serie di iniziative intorno al
festival, quali convegni di musicologia (fra i quali uno dedicato a
Pergolesi e alla scuola napoletana del ‘700, il 9-10 settembre),
laboratori, guide all’ascolto, itinerari culturali e artistici.
Il
festival, ha sottolineato de Vivo , deve guardare a una dimensione
europea e “correre lungo il tempo” e pertanto spaziare in un
periodo compreso fra il Medioevo e i primi del ‘900. Si aprirà il
primo settembre nella magnifica piazza Federico II con la festa
teatrale “Il volo dell’Aquila” con la regia di Franco
Dragone e la collaborazione della scuola di musica elettronica ed
applicata del Conservatorio “E.R.Duni” di Matera e proporrà
testi recitati, tratti da Virgilio, Dante, Jacopone da Todi e cantati
da cori polifonici. Altra novità: Jesi aprirà prima della fine del
2016 un museo dedicato all’imperatore.
Seguiranno
“La saracina” al teatro comunale di Montecarortto,
opera non musicata di Wagner e raccontata da un cantastorie, da un
puparo e da un negromante, con la collaborazione del teatro Massimo
di Palermo e del Museo delle marionette “A. Pasqualino” di
Palermo, un concerto del gruppo di musica medievale Micrologus a Castelbellino, che eseguirà musica del tempo di Federico II e nel
Giardino del museo delle Arti monastiche di Serra de’ Conti, i
Carmina Burana medievali dal Codice latinus Monacensis
4660, al quale seguiranno quelli di Carl Orff nel workshop di Franco
Dragone ad Ostra, testimonianza dell’innamoramento del mondo
tedesco per il sud. Il gruppo Micrologus eseguirà un concerto di
laudi del francescanesimo, in collaborazione con la fondazione eremo
dei frati bianchi, a Cupramontana.
Pergolesi
è presente nel teatro Pergolesi con “I prodigi della divina
grazia nella conversione e morte di san Guglielmo duca d’Aquitania"
nella revisione critica di Livio Aragona e nel concerto del
10 settembre nella basilica della Santa Casa di Loreto, Spontini a
Majolati nella casa- museo, con l’Agnese di
Hoenstaufen, riscoperta dal maggio fiorentino nel 1954, in
collaborazione con l’Accademia lirica di Osimo e letta nelle pagine
salienti al pianoforte, in un ideale salotto ottocentesco, come nella
Berlino che ospitò Spontini per venti anni.
La
necessità di “correre nel tempo” apre ad un’opera di Ottorino
Respighi al teatro Moriconi “Re Enzo” in
collaborazione con il conservatorio “B. Maderna” di Cesena,
riduzione per un complesso da camera di goliardi che mettono in scena
il mito del figlio di Federico. Ma un altro Federico II, in un’altra
epoca, amò la musica e si rivelò grande mecenate: Federico II di
Prussia e il festival non può esimersi dal dedicargli un concerto da
camera con musiche sue e della sua epoca.
La
novità di più grande rilievo in questo momento è il ritrovamento
di quattro manoscritti autografi di Gaspare Spontini ritrovati in
Belgio nella biblioteca del castello d’Ursel in Hingene, relativi a
partiture ritenute scomparse.
Il
prof. Jan Dewilde , direttore della biblioteca di Anversa, presente
in sala, ha illustrato (gentilmente tradotto da De Vivo),
l’eccezionalità di tale ritrovamento. Si tratta di tre opere e una
cantata. La prima, il melodramma buffo Il quadro
parlante del 1800, la seconda Il geloso e l’audace,
la terza la farsa giocosa Le metamorfosi di Pasquale del
1802 e infine la cantata L’eccelsa gara del 1806 per
Parigi e dedicata a Napoleone e Giuseppina, dello stesso periodo
della Vestale.
Si
suppone che tali manoscritti siano stati portati nel castello nel
quale è avvenuto il ritrovamento attraverso gli eredi di Celeste
Erard, moglie di Spontini e che Sabine Franquet, moglie del duca
Roberto d’Ursel (1873-1955), entrata in possesso delle partiture,
le abbia portate al castello. Felice della collaborazione con la
Fondazione, il prof. Dewilde si augura che al più presto, dopo
l’incontro dei vertici dell’Associazione Pergolesi con i
rappresentanti del Conservatorio reale di Anversa, si possa
realizzare al più presto l’esecuzione delle opere ritrovate. Ce lo
auguriamo anche noi, insieme a tutti gli amanti della musica e
dell’opera di Pergolesi e Spontini. Dopo il fastival a Jesi si
aprirà una stagione lirica interessantissima e intensa in
collaborazione con l’opera di Ancona.
Giuseppina
Giacomazzi
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