TEATRO REGIO TORINO ROSSINI TOUR
Per la prima volta il Teatro Regio in America
Conferenza stampa
(24 novembre 2014)
di Giosetta Guerra
Nella Sala del Caminetto del
Teatro Regio di Torino il nuovo Direttore Artistico del Teatro Gastón
Fournier-Facio, il Sovrintendente Walter Vergnano, il Direttore musicale Gianandrea
Noseda (tramite video) e il sindaco di Torino Piero Fassino hanno tenuto una
conferenza stampa per annunciare il
dell3 al
9 dicembre 2014, Gianandrea Noseda,
porteranno Guglielmo
Tell di Rossini in forma di concerto con i cantanti Luca Salsi (Guglielmo
Tell), John Osborn/Enea
Scala (Arnoldo), Angela
Meade (Matilde), Marco
Spotti (Gualtiero Farst), Fabrizio Beggi (Melcthal padre), Marina Bucciarelli (Jemmy), Anna Maria Chiuri (Edwige), Gabriele Sagona (Gessler), Mikeldi Atxalandabaso (Ruodi), Saverio Fiore (Rodolfo) e Paolo Maria Orecchia (Leutoldo). Il Coro del Teatro Regio, protagonista
di alcune tra le più belle pagine di quest’opera, sarà istruito dal maestro Claudio Fenoglio
Ecco il calendario:
Mercoledì 3 dic. 2014, Chicago, Harris Theater, ore 19
Venerdì 5 dic. 2014, Toronto, Roy Thomson Hall, ore 19
Domenica 7 dic. 2014, New York, Carnegie Hall, ore 14
Martedì 9 dic. 2014, Ann Arbor (Michigan), Hill Auditorium, ore 19.30
Inoltre
domenica 7 dicembre Gianandrea Noseda dirigerà l’Orchestra del
Teatro Regio in un concerto rossiniano comprendente le sinfonie de La gazza ladra, La
Cenerentola, Il barbiere di Siviglia
e Guglielmo Tell, presso la sede di Eataly a New York, per il connubio tra la cultura del cibo italiano e quella
della grande musica; un concerto a beneficio di The Global Fund, associazione
in prima linea nella lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, che
vanta tra i fondatori il cantante Bono.
Lunedì
8 dicembre, sempre a New York, nella
prestigiosa sede dell’ONU, più conosciuto come il Palazzo di Vetro, un concerto voluto da Fassino in
occasione della conclusione del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione
Europea: l’Orchestra del Teatro Regio eseguirà Antiche arie e danze di Ottorino Respighi e Le quattro stagioni di Antonio
Vivaldi, direttore e solista Sergey Galaktionov, primo violino dell’orchestra.
Il Rossini Tour ha un budget di un milione di euro coperto dai ministeri dei Beni Culturali e degli Esteri e da cinque sponsor privati: Barilla, Eataly, Eni, Lavazza e Maserati.
La scelta del Guglielmo Tell di Rossini
inorgoglisce doppiamente i Marchigiani, perché Rossini è marchigiano e Guglielmo Tell è l’opera che il
tenore marchigiano Mario Tiberini nel ruolo di Arnoldo, affiancato
dalla moglie il soprano Angelina Ortolani nel ruolo di Matilde, ha fatto
trionfare al Teatro Regio di Torino nel 1860.
Notizie storiche
Il
mercoledì 15 febbraio 1860, alle 7 di sera, sempre al Regio di Torino prende il via
l’opera-ballo Guglielmo Tell di Gioachino
Rossini, con repliche il 16- 18- 25
febbraio, 3-12-20 marzo e altre
due di cui non si sono rintracciate le date. Date desunte da La Gazzetta Piemontese dei mesi di febbraio e di marzo. Interpreti: G. F. Beneventano (G. Tell), M. Tiberini (Arnoldo), L. Rossi (Furst), C. Ferrara (Melchtal), G. Marini (Jemmy), G. Bronzino (il Pescatore),
A. Ortolani-Tiberini (Matilde), S. Poggiali (Rodolfo). Primo violino e
direttore d’orchestra F. Bianchi, maestro concertatore G. Panizza. (da Cronologie, p. 189).
La prima rappresentazione ha uno di quegli esiti splendidi che fanno epoca nei fasti teatrali. I risultati sono pressoché costanti nelle varie recite, con una predominanza dei coniugi Tiberini sul resto del cast.
“La Ortolani-Tiberini è sempre una cantante
corretta ed elegante; nella romanza e nel duetto col tenore ed in tutti gli
altri pezzi si mantiene al grado di altezza raggiunto nella Lucia.
Il Tiberini è
insuperabile nei pezzi di grazia e di
sentimento, e per conseguenza in tutta la prima parte del duetto col baritono, nel duetto con
Matilde, nel celebre terzetto e nell’adagio della sua aria, e, dove si richiede
forza, trova anche modo di farsi applaudire senza fare spreco inutile di voce;
l’adagio poi nel duetto fra i due
coniugi Tiberini è quanto di più squisitamente
cantato si possa udire”. (L’Opinione, 23 febb. 1860, Anno XIII, N. 34. Appendice: Cronaca
del Carnevale, p. 2.).
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