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Fabriano Teatro Gentile Ferilli e Micheli
Fabriano, Teatro Gentile
SIGNORI...
LE PATÉ DE LA MAISON!
(23 gennaio 2015)
Quer
pasticciaccio
brutto de famija…
dar punto de vista
der… pregiudizio
Recensione di Giosetta Guerra
Dove c’è Micheli c’è comicità
Non ho mai visto
un allestimento scenico così ricco e dettagliato per uno spettacolo di prosa.
La scenografia
di Gilda Cerullo riproduce l’interno di un appartamento signorile finemente arredato: dalla
porta d’ingresso sul fondo, che rende visibile chiunque entri, si accede ad un
piccolo disimpegno che da un lato ha una porta da cui di vede la bella cucina
moderna e di fronte si allarga nella zona giorno, formata da un grande salone tappezzato
di libri che occupa tutto il palcoscenico.
In questo salone
si svolge la consueta riunione “mangereccia” di famiglia, coi cibi cucinati
dalla madre che se ne va al momento di andare a tavola e torna alla fine; fratello
e sorella coi rispettivi compagni e un vecchio amico comune si ritrovano
insieme e incominciano a chiacchierare del più e del meno con una certa
leggerezza, ma la differenza di temperamento e di intenzioni, di ideologia
politica e di condizione sociale genera vari battibecchi e malintesi tra le due
coppie anche per motivi futili, inoltre molti equivoci sono provocati
intenzionalmente proprio per stuzzicare la reazione degli altri e creare
comicità, ma qualcuno non capta l’ironia e reagisce in modo improprio.
L’argomento che fa
discutere è la gravidanza di Arianna, in primis la rivelazione che suo marito Emanuele
non è il padre del bambino (e tutti noi a pensare che potrebbe essere l’amico
di famiglia), poi la scelta del nome del nascituro, che Emanuele, ricco e di
destra, vuol chiamare Adolph. E, se
la prima notizia crea un certo disorientamento non privo di curiosità
investigativa, la seconda scatena le paranoie del cognato Vittorio che è
comunista e l’animata discussione si sposta su altri campi. In realtà è tutto una
burla, inventata dalla giovane coppia per movimentare la serata, e ci è
riuscita perché il litigio è autentico e non privo di colpi bassi, e gli attori
sono stati talmente bravi che anche noi ci abbiamo creduto. Naturalmente tutto
si è risolto in una risata, ma qualcosa si è ormai rotto all’interno della famiglia,
che non regge l’altro colpo veramente inaspettato ed inaccettabile che giunge
alla fine: la relazione sentimentale tra l’attempata madre e il comune amico
più giovane di lei, che a ragion veduta hanno sempre mantenuto il segreto. E
allora tutte le cose taciute vengono
fuori in modo ingrato e devastante.
“Un pasticciaccio brutto de famija” per
questi miseri “parvenu”, che mette a
nudo la loro chiusura mentale e il loro egoismo.
Ề l’adattamento teatrale di Carlo Buccirosso e Sabrina
Ferilli del film “Il
nome del figlio”, ovvero “Le Prenom” di Matthieu DeLaporte e Alexandre De La Patellière, una
commedia degli equivoci presentati in modo credibile, una pièce a tratti
brillante, a tratti grottesca, con un finale amaro.
La prima parte un po’ lenta e noiosa è
vivacizzata dalla vis comica di Maurizio
Micheli, più serrata e movimentata è la
seconda parte dove esce la vera natura di queste persone, che, nonostante le
apparenze e i ruoli conquistati, rimangono ancorate alla stupidità dei
pregiudizi che a volte possono rasentare la crudeltà.
La figlia Gabriella è la bella e versatile
Sabrina Ferilli, il cui spirito allegro allenta le tensioni e il
cui linguaggio dal colore romanesco dà autenticità al personaggio; suo marito
Vittorio è un sarcastico e ipercinetico Maurizio Micheli, un attore
dalla battuta pronta e con una straordinaria naturalezza gestuale che recita
con tutta la sua persona;
la bella presenza e la padronanza del palcoscenico di
Pino Quartullo sono l’ideale per vestire i panni di Emanuele, il bel
fratello di Gabriella, socialmente arrivato, sicuro di sé, sposato con la bionda
Arianna ben interpretata da Claudia Federica
Putrella;
bravissima la coppia shock,
formata da un riservato e determinato Massimiliano Giovanetti nel
ruolo di Marcello l’amico single ritenuto omosessuale tanto da venir
soprannominato “Culatello”,
e da una scoppiettante seppur brontolona Liliana Oricchio Vallasciani in quello di Liliana, mamma di Gabriella e di
Emanuele, da ben due anni segretamente fidanzata con Marcello.
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