Al Teatro Lauro Rossi di Macerata
(24 luglio 2011, prima) Foto: Alfredo Tabocchini- Sferisterio Opera Festival 2011, Macerata
(coproduzione col Teatro delle Muse di Ancona).
Il piacere si ripete
La LUCE di Pier Luigi Pizzi
by Giosetta Guerra
L’impatto col biancore assoluto dell’impianto scenico è ancor più coinvolgente di quello avuto al Teatro delle Muse di Ancona; grazie alle dimensioni ridotte del Teatro Lauro Rossi di Macerata: la luce, guidata dalla mano esperta di Vincenzo Ramponi, si irradia per tutto il teatro e ingloba gli spettatori che hanno a pochi metri di distanza i protagonisti in palcoscenico e i coristi in fondo alla platea. Full immersion nell’azione e pieno godimento visivo e uditivo. Per la scena Pier Luigi Pizzi ha ricostruito una spiaggetta privata davanti ad un’elegante villetta bianca con scala esterna e grande terrazza e solarium al piano superiore, situata sopra un alto scoglio bianco, sospeso tra cielo e mare (fusi in una luce bianca); al centro ha posizionato un moscone di legno bianco. Sulla morbida coltre sabbiosa due baldi giovani, Guglielmo (amante di Fiordiligi) e Ferrando (amante di Dorabella), danno sfogo alla loro gioventù, in contrasto con la compostezza di Don Alfonso, guardati, ammirati e sostenuti dalle due fresche e ammiccanti padrone di casa, nonché sorelle, sotto lo sguardo vigile della cameriera Despina.
Per i costumi Pizzi ha sposato l’antico col moderno: gli uomini con codino e cappello a tre punte indossano abiti chiari classici, tradizionali anche i costumi dei travestimenti di Despina, le due sorelle hanno abiti attuali rigorosamente bianchi o neri secondo lo stato d’animo, dalla linea semplice e molto curati nei particolari, Despina ha un grembiule grigio sopra un vestito color sabbia.La regia di Pizzi, nel rispetto della simmetria a volte speculare delle coppie nelle scene d’insieme, è un sortilegio di piccole finezze, atte a sottolineare l’aspetto giocoso e trasgressivo della vicenda, ma anche i tormenti della tentazione, del dubbio, del cedimento. Chi non li ha provati? Sul versante musicale la delicata filigrana del tessuto strumentale, attenta ai cambiamenti d’umore nel groviglio di sentimenti contrastanti, permeata di una certa ironia, ma sempre portatrice della sublime aura leggera e amorosa tipica della musica mozartiana, è stata ottimizzata dall’Orchestra Regionale delle Marche diretta dal M° Riccardo Frizza, che ha dato una lettura frizzante alla ricca tavolozza di emozioni, accompagnandola perfino col canto. Le voci femminili erano le stesse di Ancona: molto brave nei loro ruoli il soprano Carmela Remigio (voce limpida e agile nei trilli e negli slanci, timbrata negli sbalzi e negli affondi, grintosa e di spessore in zona acuta, abile nel canto sfumato e di coloratura) per una Fiordiligi fresca, scintillante e sentimentale, il mezzosoprano georgiano Katevan Kemoklidze (con la capacità di alleggerire e modulare un grande mezzo vocale bello nel timbro e di certo spessore) per una temperamentosa Dorabella musicale e spigliata, il soprano napoletano Giacinta Nicotra (sciolta più nel canto che nelle pronuncia) per una Despina sfiziosa e trasformista, molto attratta dall’“idea di quel metallo”. Le due aristocratiche sorelle ferraresi cantano molto insieme incantevoli duetti in un’atmosfera sospesa determinata dalla musica e dal canto sul fil di seta. I ruoli maschili hanno avuto altri interpreti: il bravo basso marchigiano Andrea Concetti dotato di bel colore e notevole peso vocale si cala con padronanza scenica e vocale nel ruolo più che collaudato di Don Alfonso, il tenore argentino Juan Francisco Gatell dal bel colore chiaro, deciso nelle progressioni acute, melodioso e musicale nel canto a mezza voce, affronta con slancio e accento convincente l’ardua tessitura di Ferrando, il baritono tedesco (con vibratino) Andreas Wolf è un Guglielmo giovane e ardito. Tutti bravissimi attori.
Vedi anche recensione più dettagliata della recita ad Ancona del 23 gennaio 2011, pubblicata il 1° Febbraio 2011 su http://www.gliamicidellamusica.net/); Una Voce Poco Fa http://unavocepocofa915.blogspot.com/2011/02/cosi-fan-tutte-teatro-delle-muse-di.html
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