domenica 15 febbraio 2015
Teatro Gentile Fabriano - La gatta sul tetto che scotta
Fabriano
- Teatro Gentile
Visto da Giosetta Guerra
(8 febbraio 2015)
Vittoria Puccini è una silfide appartenente
all’Elemento Aria per la sua figura alta ed esile e per quegli occhi chiari
trasparenti, gelidi o dolci all’occorrenza.
Fantastica figura televisiva grazie alla tecnica dei
primi piani e del fermo immagine su uno sguardo o su un’espressione del viso e
grazie al difetto della televisione di arrotondare le forme, visivamente la
Puccini ha minori chances in teatro, dove l’azione si svolge ad una certa
distanza dal pubblico e i punti forti dell’attrice rimangono nell’ombra, a meno
che il regista non applichi un sistema televisivo anche on stage, il costumista
non metta in moto la sua fantasia creativa e il tecnico luci non sappia dove
puntare i fari.
(già quello verde che indossa
all’inizio e che si toglie subito perché macchiato è un po’ meglio, stretto in
vita, con gonna ampia fino al ginocchio, anche se miserello), e, per riportare
nella coppia la carica erotica, dovrebbe mostrarsi con indumenti sexy in camera
da letto, altrimenti come lo smuove quel marito apatico e distratto,
costantemente attaccato alla bottiglia? Deve fare la gatta in ogni senso.
Più animale televisivo che di palcoscenico, anche
sul piano della recitazione la Puccini è poco convincente specialmente nelle scene di
seduzione: la voce non è teatrale, è stimbrata, afona (forse perché aveva
recitato due giorni prima), senza spessore e non passa, nonostante sia
costantemente spinta, la recitazione è monocorde e querula nelle interminabili
lamentele femminili, neanche ricordando i momenti d’amore la voce si
addolcisce, eppure il testo è ricco, basta
scavare e incidere sulla parola, e allora anche la gestualità diventa più
appropriata e aderente. Ma ci vuole studio e un bel lavoro di regia.
Per quasi tutti comunque l’uso del palcoscenico è
lasciato all’improvvisazione, almeno così è sembrato. La regia di Arturo
Cirillo è piuttosto
generica, tutti fuggono qua e là e spesso i due protagonisti sono in balia di
se stessi. Visto che lei parla in continuazione, solo a tratti è interrotta da
qualche mugugno di lui, il regista dovrebbe inventare qualcosa per non lasciare
i due in piedi in mezzo al palcoscenico, lui fermo su un piede e una stampella
o zoppicante nei pochi movimenti, lei camminare avanti e indietro senza senso e
il tecnico luci dovrebbe giocare un ruolo più importante.
Il teatro richiede in diretta padronanza della scena
e della parola, timbro vocale sonoro, fluidità della recitazione, credibilità
nel ruolo e comunicativa. Queste qualità le abbiamo trovate nel protagonista
maschile, Vinicio Marchioni, Brick il marito attratto più dalla bottiglia che dalla moglie, non si
sa se perché stanco della routine o perché inconsciamente ancora legato ad un
amico scomparso. L’attore, costretto a muoversi saltellando su un solo piede
appoggiandosi ad una stampella (il testo prevede la rottura di un piede), dà
prova di grande equilibrio e resistenza, ha voce teatrale sonora che passa e
comunica, incisività della parola e quando alza il volume gli armonici si
diffondono in sala.
Questa coppia senza figli si trova a confrontarsi
con l’altra coppia che ha quasi 5 figli, formata dal fratello di lei Gooper, un
rampante avvocato in attesa dell’eredità paterna, sposato con l’arrogante e
falsa Mae, con una madre superossessiva e inerme e un padre morente aggressivo
con tutti, nonostante le attenzioni a lui riservate nel giorno del suo (forse
ultimo) compleanno.
Clio Cipolletta con un rigido abito rosso
svasato incarna una puntuta e altezzosa Mae, Francesco Petruzzelli è il machiavellico marito
Gooper; molto espressiva è Franca Penone in tailleur nel ruolo della madre ipercinetica un
po’ schizzata, un po’ succube, padrone del palcoscenico e della parola Paolo
Musio è il padre
padrone aggressivo e sempre urlante sopra le righe, Salvatore Caruso è un composto reverendo
Tooker e uno spaesato dottor Baugh.
Le scene semplici e concrete di un interno con un
letto e un divano sono di Dario Gessati, i brutti costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Pasquale
Mari e le musiche di
Francesco De Melis.
Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia Gli Ipocriti.
domenica 1 febbraio 2015
Fabriano Teatro Gentile Ferilli e Micheli
Fabriano, Teatro Gentile
SIGNORI...
LE PATÉ DE LA MAISON!
(23 gennaio 2015)
Quer pasticciaccio
brutto de famija…
dar punto de vista
der… pregiudizio
Recensione di Giosetta Guerra
Dove c’è Micheli c’è comicità
Non ho mai visto
un allestimento scenico così ricco e dettagliato per uno spettacolo di prosa.
La scenografia
di Gilda Cerullo riproduce l’interno di un appartamento signorile finemente arredato: dalla
porta d’ingresso sul fondo, che rende visibile chiunque entri, si accede ad un
piccolo disimpegno che da un lato ha una porta da cui di vede la bella cucina
moderna e di fronte si allarga nella zona giorno, formata da un grande salone tappezzato
di libri che occupa tutto il palcoscenico.
In questo salone
si svolge la consueta riunione “mangereccia” di famiglia, coi cibi cucinati
dalla madre che se ne va al momento di andare a tavola e torna alla fine; fratello
e sorella coi rispettivi compagni e un vecchio amico comune si ritrovano
insieme e incominciano a chiacchierare del più e del meno con una certa
leggerezza, ma la differenza di temperamento e di intenzioni, di ideologia
politica e di condizione sociale genera vari battibecchi e malintesi tra le due
coppie anche per motivi futili, inoltre molti equivoci sono provocati
intenzionalmente proprio per stuzzicare la reazione degli altri e creare
comicità, ma qualcuno non capta l’ironia e reagisce in modo improprio.
L’argomento che fa
discutere è la gravidanza di Arianna, in primis la rivelazione che suo marito Emanuele
non è il padre del bambino (e tutti noi a pensare che potrebbe essere l’amico
di famiglia), poi la scelta del nome del nascituro, che Emanuele, ricco e di
destra, vuol chiamare Adolph. E, se
la prima notizia crea un certo disorientamento non privo di curiosità
investigativa, la seconda scatena le paranoie del cognato Vittorio che è
comunista e l’animata discussione si sposta su altri campi. In realtà è tutto una
burla, inventata dalla giovane coppia per movimentare la serata, e ci è
riuscita perché il litigio è autentico e non privo di colpi bassi, e gli attori
sono stati talmente bravi che anche noi ci abbiamo creduto. Naturalmente tutto
si è risolto in una risata, ma qualcosa si è ormai rotto all’interno della famiglia,
che non regge l’altro colpo veramente inaspettato ed inaccettabile che giunge
alla fine: la relazione sentimentale tra l’attempata madre e il comune amico
più giovane di lei, che a ragion veduta hanno sempre mantenuto il segreto. E
allora tutte le cose taciute vengono
fuori in modo ingrato e devastante.
“Un pasticciaccio brutto de famija” per
questi miseri “parvenu”, che mette a
nudo la loro chiusura mentale e il loro egoismo.
Ề l’adattamento teatrale di Carlo Buccirosso e Sabrina
Ferilli del film “Il
nome del figlio”, ovvero “Le Prenom” di Matthieu DeLaporte e Alexandre De La Patellière, una
commedia degli equivoci presentati in modo credibile, una pièce a tratti
brillante, a tratti grottesca, con un finale amaro.
La prima parte un po’ lenta e noiosa è
vivacizzata dalla vis comica di Maurizio
Micheli, più serrata e movimentata è la
seconda parte dove esce la vera natura di queste persone, che, nonostante le
apparenze e i ruoli conquistati, rimangono ancorate alla stupidità dei
pregiudizi che a volte possono rasentare la crudeltà.
La figlia Gabriella è la bella e versatile Sabrina Ferilli, il cui spirito allegro allenta le tensioni e il cui linguaggio dal colore romanesco dà autenticità al personaggio; suo marito Vittorio è un sarcastico e ipercinetico Maurizio Micheli, un attore dalla battuta pronta e con una straordinaria naturalezza gestuale che recita con tutta la sua persona;
la bella presenza e la padronanza del palcoscenico di Pino Quartullo sono l’ideale per vestire i panni di Emanuele, il bel fratello di Gabriella, socialmente arrivato, sicuro di sé, sposato con la bionda Arianna ben interpretata da Claudia Federica Putrella;
bravissima la coppia shock, formata da un riservato e determinato Massimiliano Giovanetti nel ruolo di Marcello l’amico single ritenuto omosessuale tanto da venir soprannominato “Culatello”,
e da una scoppiettante seppur brontolona Liliana Oricchio Vallasciani in quello di Liliana, mamma di Gabriella e di Emanuele, da ben due anni segretamente fidanzata con Marcello.
I personaggi sono tutti bene caratterizzati, le loro peculiarità caratteriali sono ben delineate dall’abilità scenica ed espositiva degli attori, che anche fisicamente sono adatti ai ruoli, e dalla fluidità di un abile regista che non poteva essere altri che Maurizio Micheli.
Teatro Tiberini San Lorenzo in Campo Master class di canto col tenore Chris Merritt
Teatro Tiberini di San
Lorenzo in Campo
(prov. Pesaro e Urbino)
MASTER
CLASS DI CANTO COL TENORE
CHRIS MERRITT
4 giorni dal 4 al 7 giugno 2015
Programma
4, 5, 6 giugno lezioni di
canto e di dizione mattina e pomeriggio
7 giugno: mattina prova
generale,
pomeriggio alle ore 16 lezione concerto
finale aperto al pubblico,
ore
18 buffet offerto
docente di canto e
dizione inglese Chris Merritt dalle
10 alle 13, dalle 16,30 alle 19,30
docente di dizione
francese Dario Maughelli, dalle 8,30
alle 10
docente di dizione
italiana Giosetta Guerra dalle 15 alle 16,30
L’incontro studio è
riservato a 12 partecipanti.
Ogni allievo avrà a
disposizione 30/40 minuti di lezione al giorno con il tenore Chris Merritt.
Gli allievi iscritti
dovranno essere presenti a tutte le ore di lezione.
Le lezioni di dizione
saranno collettive e al bisogno individuali.
Gli orari potranno essere
adattati alle esigenze dei partecipanti.
Gli allievi avranno l’attestato di frequenza e libri
e prodotti locali in omaggio.
Il concerto sarà fotografato
e registrato in dvd.
Presenza di giornalisti,
agenti e operatori teatrali.
L’evento verrà pubblicizzato
e recensito su quotidiani e riviste musicali, su facebook, sulle testate on
line www.mariotiberini.blogspot.com,
www.teatrioline.com,
www.gbopera.it,
www.laltrogiornale.it, www.unavocepocofa915.blogspot.com, www.proopera.org.mx (Messico),
Operaclick, e altri.
Nelle pause e dopo cena
visite turistiche guidate del territorio e dintorni.
Pacchetti turistici
scontatissimi per artisti e parenti e amici che risiederanno in loco.
TERMINE PER L’ISCRIZIONE : 7
marzo 2015
QUOTA DI PARTECIPAZIONE :
ALLIEVI EFFETTIVI € 340,00 per le lezioni +
€ 60,00
per l’iscrizione
ALLIEVI UDITORI €
30,00 al giorno
Vitto e alloggio pensione completa presso l’Hotel
Giardino di San Lorenzo in Campo € 50,00 al giorno
Gli interessati dovranno
inviare il modulo d’iscrizione compilato e un breve curriculum, senza nulla
versare al seguente indirizzo:
Associazione Musicale Mario Tiberini
Giosetta Guerra
Via Marzabotto 10
61047 San Lorenzo in Campo (PU).
Entro il 15 marzo
l’Associazione Musicale comunicherà agli iscritti l'accettazione della domanda
e l’indirizzo cui inviare entro il giorno 31 marzo 2015 le quote previste.
Dopo tale data verrà inviato
il calendario concordato col maestro.
*********************************************************************************
Associazione
Musicale Mario Tiberini
Via Marzabotto, 10
61047 San Lorenzo in Campo (PU)
0721776928 3333416088
MASTER DI CANTO LIRICO CON IL TENORE
CHRIS MERRITT
dal 4 al 7 giugno 2015 – from 4 to 7 June 2015
SCADENZA ISCRIZIONI /
REGISTRATION DEADLINE:
14 marzo 2015 – March 14th
2015
MODULO DI ISCRIZIONE / APPLICATION FORM
Nome/Name...........................................Cognome/Surname....................................
.............
Nazione/Country
...............................Data di nascita/Date of Birth..............
Città/City
..............................................CAP/Postal
Cod………………………
Indirizzo/Adress......................................................................................
Recapito
telefonico/Telephone.................................Cellulare/Mobile........................
E-mail................................................................................................
Registro vocale/Voice Type..................................................
chiede di partecipare in
qualità di / asks for admission as:
- ALLIEVO / STUDENT
- UDITORE / LISTENER
Si autorizza ai sensi del
D.lgs 196/03 ad utilizzare i suddetti dati personali a fini amministrativi /
You can use my personal dates for administrative files of courses
Allega / Enclosures:
- fotocopia di un documento d’identità valido / a
photocopy of a valid identity document
- breve curriculum / a short curriculum
Data / Date Firma
/ Signature
Firmare e inviare per
posta a – Sign and send to:
Associazione Musicale
Mario Tiberini – Giosetta Guerra
Via Marzabotto, 10
61047 San Lorenzo in
Campo (PU)
Pagamento dal 16 marzo all’31 marzo,
dopo nostra conferma di accettazione.
Pay from March
16th to March 31st after our reply